brevetti
Il brevetto, come indica il nome stesso, deriva dal latino brevis, di corta durata, scelto per indicare un documento redatto da un notaio per conservare memoria e provare la conclusione di un affare. L’etimologia della traduzione inglese di brevetto, patent, ha invece privilegiato l’altro aspetto fondamentale di quest’istituto in quanto deriva dal latino patens, participio presente di patere, cioè essere aperto, reso pubblico. Infatti, uno dei requisiti principali per ottenere la registrazione di un brevetto di un’invenzione è che questa sia sufficientemente descritta nella richiesta affinché i terzi possano conoscerne i fondamenti tecnici. In questo modo, la società può beneficiare dello sviluppo tecnologico che l’invenzione comporta
Se non ci fossero brevetti, gli inventori non avrebbero gli stimoli sufficienti per applicare i loro sforzi per trovare nuove soluzioni alle necessità umane e a divulgare le soluzioni trovate, poiché, una volta divulgate, potrebbero essere liberamente copiate da qualsiasi altra persona.
Non bisogna dimenticare che un’invenzione non sfruttata implica un’ingiustizia per l’inventore e uno spreco per la società.
Nella nostra azienda siamo coscienti di ciò e fino ad ora abbiamo registrato 6 brevetti internazionali, con l’unico scopo di realizzare un imballaggio adattato al nostro tempo: ecologico ed economico.
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